Prende il via oggi 18 gennaio, al Liceo Terenzio Mamiani di Roma, e si protrarrà fino al 7 aprile, la Scuola d’Europa, ideata dall’associazione La Nuova Europa nel 2017, e giunta alla sua X edizione, dedicata a David Sassoli. Il progetto internazionale si svolge due volte l’anno e si rivolge ai ragazzi tra i 15 e i 18 anni delle scuole superiori di diversa nazionalità, con una formazione non convenzionale sul processo d’integrazione europea e le principali politiche da esso coinvolte. Questa edizione vanta la collaborazione della Fondazione Antonio Megalizzi, dello Europe Direct dell’Università Roma Tre e della Rete nazionale di scuole “Laboratorio di cittadinanza” ed è realizzata con il contributo di ACRI, Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio. Qui il programma.

 L’obiettivo è quello di un’educazione alla cittadinanza attiva in chiave storica, economica, geopolitica, giuridica e culturale, secondo un modello didattico integrato di lezioni frontali e laboratori: un  metodo partecipativo che si propone di stimolare nei giovani l’elaborazione di  una propria idea di Europa, sul piano dei contenuti e su quello dei comportamenti, e la condivisione di valori e del vivere insieme, rafforzando il senso di appartenenza a un progetto comune e la formazione di un’identità europea che prescinda dalla nazionalità di origine. In questo senso, la Scuola si ispira ai princìpi di mobilità, scambio ed esperienza del progetto Erasmus. La X edizione è dedicata allo scomparso presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, insignito del Premio “La Chiave d’Europa” 2019, a cura dell’associazione La Nuova Europa e del Comune di Ventotene.

Le lezioni della Scuola sono a cura di docenti universitari ed esperti di politiche europee ed offrono agli studenti lo stato delle più recenti ricerche e riflessioni in materia d’integrazione europea. Nei laboratori di cittadinanza, invece, i ragazzi sono coordinati da tutor di poco più grandi, secondo il principio della peer-to-peer education, ed elaborano un documento con le loro proposte che verranno condivise in assemblea plenaria e poi trasferite sulla piattaforma della Conferenza sul futuro dell’Europa https://futureu.europa.eu/?locale=it. , strumento che cade in un momento cruciale dopo gli ultimi due anni di pandemia, e che i giovani non devono ignorare. Il prossimo 31 marzo, alla presenza di Paola Severino, co-presidente del Comitato scientifico della Conferenza, i 50 studenti, provenienti da una decina di scuole di Roma e del Lazio, sono chiamati a caricare le loro proposte sulla piattaforma, dopo aver lavorato in gruppo – da oggi fino allora – sui temi della Comunicazione, dei Giovani, del Green Deal e del Digitale, dell’Hate Speech e delle Migrazioni. L’ultimo incontro, invece, il 7 aprile, a cura della Fondazione Antonio Megalizzi, sarà interamente dedicato a una simulazione di una seduta plenaria del Parlamento europeo. Sarà quella l’occasione per mostrare ai ragazzi video e spezzoni di discorsi del Presidente David Sassoli, a cui quest’edizione è dedicata, mentre un ricordo dell’amico recentemente scomparso sarà oggi a cura del fondatore de La Nuova Europa, Roberto Sommella.

Naturale prosecuzione della Scuola d’Europa, il Ventotene Europa Festival (8-13 Maggio 2022), che giunge quest’anno alla sesta edizione. Ragazze e ragazzi provenienti da scuole internazionali europee (Varese, Berlino, Parigi, Roma) torneranno a incontrarsi e a dibattere in presenza sull’isola del Manifesto federalista, mentre nella Scuola “Altiero Spinelli” si svolgerà un’edizione speciale di Scuola d’Europa per i bambini della Primaria e della Secondaria. È fondamentale, infatti, spiegare anche ai più piccoli, con strumenti conoscitivi di facile apprendimento, le radici dell’Europa e il significato che l’isola dove risiedono ha avuto per la costruzione del progetto europeo, luogo di origine del progetto stesso con i confinati Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni e la stesura del Manifesto Per un’Europa libera e unita.