In Italia sono ancora 7,7 milioni le persone che non hanno un lavoro. È quanto rileva Confindustria con il Rapporto previsionale realizzato da suo Centro Studi. Quello dell’occupazione è un treno che si muove a fatica nonostante il jobs act, i voucher e tutte le azioni messe in campo dal governo Renzi, prima, e da quello Gentiloni adesso. Nel biennio 2017-18 le  retribuzioni reali arretrano dello 0,5%, dopo il +1,4% cumulato nel 2013-16.

Secondo il Centro Studi di Confindustria (CsC) il Pil dell’Italia dovrebbe crescere dell’1,3% nel 2017 e dell’1,1% nel 2018. Due terzi del rialzo di quest’anno- si legge nel rapporto – si devono alle più alte statistiche rilasciate dall’Istat: un terzo incorpora l’innalzamento ulteriore degli indicatori qualitativi che fa intravedere incrementi più robusti di quanto prima atteso nei trimestri centrali. Una previsione anche per i consumi delle famiglie che il CsC stima aumenteranno dell’1,2% nel 2017 e dell’1,1% nel 2018.