Incontri e laboratori per festeggiare l’Europa, ma anche riflessioni sui temi di attualità. Il Festival dell’Europa giunge quest’anno alla 7° edizione ricevendo la medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

A Ventotene cinquanta i giovani studenti provenienti da diversi licei delle città europee, grazie all’Associazione “La Nuova Europa” presieduta da Roberto Sommella, mette a confronto le generazioni su un tema di attualità: la guerra. Una riflessione che ha fatto emergere curiosità e interesse da parte dei giovani su quanto stia accadendo in Ucraina, attraverso il racconto dei giornalisti inviati di guerra.

Presenti nella sala Polivalente di Ventotene Stefania Battistini (inviata del TG1), insieme a Mariano Giustino (Radio Radicale), Lucia Goracci (inviata TG2) e Lorenzo Cremonesi (inviato del Corriere della Sera), moderati da Stefano Polli, vicedirettore Ansa. Nelle loro parole il racconto della guerra e di quello che sta accadendo in Ucraina. Le loro parole e i loro racconti hanno portato i cinquanta ragazzi provenienti da Berlino, Parigi, Madrid, Torino e Varese a rivolgere ai giornalisti una serie di domande per raccontare la loro professione.

Tante le curiosità degli studenti liceali europei che con forte curiosità hanno rivolto loro una serie di domande per comprendere come comportarsi nel caso in cui venissero presi in ostaggio, oppure come avviene la scelta delle immagini che vengono poi pubblicate nei giornali per cui lavorano e se viene dato loro supporto psicologico per affrontare le forti emozioni che spesso vivono nel loro lavoro di inviati di guerra.

‘In Ucraina noi giornalisti siamo trattati bene. Si mangia bene – dichiara Lorenzo Cremonesi – e c’è sempre internet. Affidiamo la nostra vita al nostro fixer, ci vuole naso e grande fortuna. Noi siamo al servizio del nostro pubblico e non di noi stessi’. Alla domanda dei ragazzi su cosa fare quando venite rapiti, risponde: ‘non sfidare mai il tuo rapitore e non metterti mai a piangere’.
‘La preparazione e le esercitazioni – afferma Stefania Battistini – sono importanti. Ragionare, introiettare, pensare davvero di essere in situazioni di rischio ti aiuta a creare mappe mentali che sono già pronte nel tuo cervello in caso di bisogno’. ‘Valutare i propri limiti fisici – dice Lucia Goracci – è fondamentale. Ogni mattina pensavo che sono piccolina. Il giubbotto con il casco pesano insieme 12 chili, pensavo costantemente: avrò la forza fisica per scattare velocemente?’.