Una delegazione composta da quattro studenti di Roma, Parigi e Berlino, professori e rappresentanti dell’Associazione “La Nuova Europa” ha consegnato la Dichiarazione di Ventotene al Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. Dopo la consegna alla Presidente della Camera Laura Boldrini, il 27 maggio, durante la serata conclusiva del Ventotene Europa Festival, quello di martedì 20 giugno  rappresenta un ulteriore passo avanti in questa direzione, ma anche un incoraggiante segnale che le istituzioni sembrano essere pronte ad ascoltare la voce dei giovani.
Il documento, scritto in inglese e tradotto nelle tre lingue madri, italiano, tedesco e francese, è stato redatto da 31 studenti di Roma, Parigi e Berlino a fine maggio, nella scuola intitolata ad Altiero Spinelli, durante la prima edizione del Ventotene Europa Festival, dopo quattro giorni di convivenza nel Campus dell’isola e un lavoro preparatorio di quattro mesi nelle rispettive sedi. Contiene, in tredici articoli, i principi di libertà (studio, movimento, lavoro, integrazione, rispetto) sui quali, secondo i giovani europei, dovrebbe basarsi la Costituzione dell’Unione Europea.
Ed è proprio da Ventotene, isola pontina dove è stato redatto il Manifesto omonimo in piena seconda guerra mondiale, che intende ripartire l’Europa di domani e La Nuova Europa di oggi. In occasione infatti della Giornata Mondiale del Rifugiato 2017 e della consegna della Dichiarazione di Ventotene al Presidente Tajani, abbiamo annunciato il nostro impegno nel garantire un simbolico passaporto europeo al primo minore rifugiato che ha trovato accoglienza e riparo nell’Unione. Nel momento in cui in Italia si discute di una legge di cittadinanza per coloro che nascono nel paese, l’associazione ha lanciato l’idea di superare gli steccati nazionalisti per arrivare ad una vera cittadinanza europea. Per questo si pensa già al futuro e nella primavera del 2018, proprio a Ventotene, verrà invitato Kidane, il nome di fantasia che copre la vera identità del primo minore non accompagnato arrivato in Italia e accolto nell’Unione. Kidane è un ragazzo eritreo, che ha trovato una casa in Norvegia e di cui ora si conosce la storia, anche grazie alla denuncia della Nuova Europa che ha portato alla sua identificazione da parte di Repubblica, ma soprattutto in virtù dell’azione del Parlamento Europeo che ha recentemente approvato una risoluzione che impegna la Commissione a sferzare tutti i paesi dell’Ue che ancora non rispettano gli accordi sui ricollocamenti dei rifugiati. Il giovane rifugiato eritreo sarà quindi invitato a Ventotene per partecipare alle prime lezioni della Scuola d’Europa, organizzata dalla Nuova Europa e già nei programmi della nuova amministrazione dell’isola pontina guidata ora dal neo sindaco europeista Gerardo Santomauro.
I ragazzi della Dichiarazione di Ventotene, che hanno incontrato il Presidente Tajani, saranno di nuovo insieme per conoscere di persona il loro coetaneo e auspicano che anche la loro Dichiarazione possa diventare un giorno una risoluzione dell’assemblea comunitaria. Tajani li ha incoraggiati e ha garantito il suo sostegno per la Scuola d’Europa. Nel ricevere la Dichiarazione, il numero uno dell’assise comunitari ha  ricordato che
gli ultimi risultati dell’Eurobarometro ”ci mostrano che per la prima volta dalla crisi del 2008 i nostri cittadini stanno assumendo una visione più favorevole dell’Unione europea, la Dichiarazione di Ventotene di questi giovani studenti europei conferma questa tendenza”.
Concludiamo questa giornata importante riportando la voce dei ragazzi: ”ci siamo scoperti simili anche se di nazionalità diversa. In pochi giorni a Ventotene siamo diventati come fratelli, nel nostro lavoro si ritrova lo scambio vero che abbiamo avuto, il nostro entusiasmo, la voglia di cambiare le cose”.
L’Europa è in marcia.