di Margherita Ferrante
Prosegue “Incontriamoci a…”, ciclo di incontri che sta attraversando la penisola da Nord a Sud per stimolare la cittadinanza a partecipare alla Conferenza sul futuro dell’Europa. L’iniziativa, promossa dal Dipartimento delle Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, è iniziata a Venezia. Dopo la seconda tappa all’Università Statale di Milano, il 28 gennaio è stata la volta di Bologna.
La Conferenza sul Futuro dell’Europa è un progetto avviato il 9 maggio 2021 e durerà fino al prossimo 9 maggio. Ha l’obiettivo di raccogliere le sollecitazioni e i suggerimenti provenienti dai cittadini, per rilanciare il progetto democratico europeo. La Conferenza è aperta ai cittadini di tutta l’Unione Europea, ed è co-presieduta da Parlamento, Consiglio e Commissione europea. Sono stati istituiti un Comitato scientifico e un Comitato organizzativo per organizzare al meglio la partecipazione italiana alla Conferenza. Il Comitato scientifico, formato da 35 esperti in materia di politiche, diritto europeo e delle relazioni internazionali, coordina la pianificazione, la preparazione e l’organizzazione degli interventi, volti a dare concreta attuazione alla partecipazione italiana alla Conferenza sul futuro dell’Europa.
Del Comitato scientifico, presieduto dalla giurista Paola Severino e dall’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci, fa parte anche Roberto Sommella, presidente dell’associazione La Nuova Europa.
Per partecipare alla Conferenza basta scegliere un tema tra quelli proposti e condividere la propria opinione https://futureu.europa.eu/?locale=it I temi proposti sono 9, suddivisi per sotto-argomenti: cambiamento climatico e ambiente; salute; un’economia più forte, giustizia sociale e occupazione; l’UE nel mondo; valori e diritti, stato di diritto, sicurezza; trasformazione digitale; democrazia europea; migrazione; istruzione, cultura, gioventù e sport. Le idee saranno raccolte e pubblicate sulla piattaforma e contribuiranno ad alimentare le discussioni in atto all’interno dei panel europei di cittadini e delle sessioni plenarie.
Il risultato finale della Conferenza sarà presentato in una relazione destinata alla presidenza congiunta. Le tre istituzioni europee decideranno come dare seguito a tale relazione, ciascuna nell’ambito delle proprie competenze e in conformità ai trattati.