Le proposte degli studenti della Scuola d’Europa, dal Ventotene Europa Festival alla piattaforma della Conferenza sul futuro dell’UE
Una tassa green per incentivare l’utilizzo di mezzi meno inquinanti, istituzione della figura di un Garante europeo per i diritti dei migranti, inserimento del livello di rispetto dei diritti umani nei parametri di valutazione del benessere economico e sociale, maggiore rappresentanza dei giovani negli organismi comunitari che avvieranno i lavori della Conferenza sul futuro dell’Europa.
Sono alcune delle proposte degli studenti che hanno partecipato al quinto Ventotene Europa Festival, che sono state inserite in un documento caricato sulla piattaforma digitale messa a punto dalla Commissione Europea per l’avvio appunto della Conferenza sul futuro dell’Europa.
Ambiente, economia sostenibile, rafforzamento della tutela federale della salute, ripudio di ogni forma di discriminazione e rafforzamento degli strumenti di integrazione comunitaria (come ad esempio i progetti Erasmus). Questi i temi dei cinque laboratori di studio che hanno preso vita sull’isola del Manifesto, in occasione degli ottant’anni dalla stesura.
I quattro giorni del Festival, svoltosi in modalità a distanza hanno visto la partecipazione della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, del Presidente del Parlamento europeo David Sassoli e del Sottosegretario agli Affari europei Enzo Amendola. La manifestazione, insignita della Medaglia del Presidente della Repubblica, è stata anche l’occasione per fare il punto sullo Stato dell’Unione a oltre un anno dall’inizio della pandemia.
Centrale il ruolo della conoscenza e della formazione, come rilevato dal Presidente dell’ACRI Francesco Profumo. «La formazione dei giovani europei», ha sottolineato Profumo, «passa attraverso il fondamentale lavoro delle comunità educanti laiche, proprio come La Nuova Europa e la sua Scuola d’Europa». La sua lectio magistralis è disponibile sul canale YouTube della Nuova Europa.
Nel ricordare l’importanza della coesione e collaborazione tra Stati membri dell’Unione durante quest’anno durissimo, e sottolineando l’importanza in questo senso del NextGenerationEU e dello sforzo compiuto dall’Europa unita durante una campagna vaccinale che ha saputo guardare oltre gli egoismi e le diseguaglianze esistenti, la Presidente von der Leyen ha voluto mandare ai ragazzi della Nuova Europa un messaggio di speranza in vista della Conferenza.
«Uno dei padri fondatori d’Europa, Jean Monnet», ha ricordato, «era solito dire che l’Europa sarebbe stata forgiata in tempi di crisi. È precisamente ciò che è successo quest’anno. Per questo la Conferenza sul futuro dell’Europa arriva nel momento giusto. È la nostra occasione per discutere una visione condivisa su come vorremmo che fosse la nostra Unione. Tutti noi, Europei, siamo chiamati a contribuire nella Conferenza – soprattutto le generazioni più giovani. Dopo un anno duro, la Conferenza è il vostro momento per far sentire la vostra voce, e far avvenire il cambiamento».
In un contesto di società europea sempre più divisa e disuguale, centrale è però anche il ruolo propositivo delle istituzioni, che devono concretizzare in riforme sociali la richiesta di maggiore uguaglianza. Così si è espresso il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli nel suo videomessaggio ai giovani della Nuova Europa. «Il destino dell’Europa è sempre più nelle nostre mani», ha sottolineato il Presidente. «Per affrontare le sfide della contemporaneità c’è bisogno naturalmente del contributo di tutti, e oggi più che mai è necessario recuperare la progettualità, la visione dei nostri padri fondatori. Dobbiamo non aver paura della complessità, e aprirci anzi alla complessità del mondo». Ha ricordato poi gli insegnamenti dei padri fondatori europei: «In quest’anno in cui celebriamo gli ottant’anni del Manifesto di Ventotene invito i giovani a riflettere sulla nostra storia comune e a valorizzare ancora di più quell’idea di cittadinanza globale e solidale che sta alla base della nostra Europa, perché questo è il modo per rafforzare la nostra democrazia».
Il ruolo delle donne nella costruzione dell’Europa è centrale e tuttavia spesso dimenticato. Il Sottosegretario agli Affari Europei Enzo Amendola ne ha ricordato l’apporto fondamentale nel saluto ai ragazzi e agli organizzatori del Ventotene Europa Festival 2021: «È bene ricordare, in questo giorno di festa dell’Europa, che oltre ai padri fondatori vi furono anche molte madri fondatrici: Louise Weiss, pioniera della lotta per il diritto di voto delle francesi e per la costruzione europea; Simone Weil, sopravvissuta alla deportazione e prima Presidente del Parlamento Europeo eletto, poi Ministra della Salute in Francia; e Nilde Iotti, partigiana e madre costituente, deputata europea e prima Presidente donna della Camera dei Deputati».
Al Festival è stato presentato il progetto What is Europe to you?, racconto fotografico dell’artista Lisa Borgiani attraverso i ritratti e i sentimenti dei cittadini europei nelle capitali e nelle città dell’Unione, introdotto da un saluto del Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi.
Gerardo Santomauro, sindaco di Ventotene, anch’egli presente alla manifestazione, ha ricordato l’impegno della comunità ventotenese per proseguire sulla strada della memoria e i tanti eventi in programma per le celebrazioni degli ottant’anni del Manifesto.
Tanti i relatori intervenuti durante le due giornate di diretta.
Durante il primo incontro online a intervenire sono stati Renata Colorni, Alessandro Capriccioli, Marta Leonori, Gabriele Panizzi, Andrea Patroni Griffi e Pier Virgilio Dastoli.
Il secondo incontro, svoltosi durante la Festa d’Europa il 9 maggio, ha visto susseguirsi gli interventi autorevoli di Vito Borrelli, Francesco Tufarelli, Silvia Costa, Anguel-Konstantinov Beremliysky e Giulio Saputo. Le tavole rotonde in modalità digitale della Scuola d’Europa, diretta da Raffaella Rizzo, sono state moderate da Francesca Romana Ceci, Eleonora Belviso, Martina Ciai e Roberto Sommella.
I contenuti del Festival sono disponibili sul sito della Nuova Europa, oltre che sulla pagina Facebook e sul canale Youtube dell’associazione. Le dirette sono state trasmesse anche sul sito di Radio Radicale, e sono reperibili ai seguenti link per il primo incontro e per il secondo incontro.