Un appello a gran voce, diretto a tutti i candidati alle prossime elezioni europee affinché nei loro programmi inseriscano misure per avvicinare davvero l’Unione Europea ai giovani, con interventi quali l’istituzione di un servizio civile europeo, la creazione di un portale anti-fake news e il varo di una speciale Autorità europea per la parità di genere, che ribadisca e tuteli in tutta l’Unione i diritti delle donne. È la sintesi del documento che gli studenti della Scuola d’Europa hanno redatto durante l’edizione primaverile del seminario, organizzata a Ventotene dall’associazione La Nuova Europa, che dal canto suo ha rilanciato l’idea di far adottare dalle istituzioni comunitarie e nazionali l’istituto scolastico Altiero Spinelli, pressoché privo di studenti ma dotato di nove aule e apparecchiature all’avanguardia .I cinquanta studenti della Scuola d’Europa, nei giorni 29-30-31 marzo 2019, hanno assistito a lezioni di storia, economia e diritto europeo e costituzionale e partecipato a laboratori di scrittura e di approfondimento. I lavori si sono svolti nella scuola intitolata ad Altiero Spinelli, uno degli autori del Manifesto di Ventotene, e si sono conclusi con la proiezione privata in anteprima solo per i ragazzi del film Le parole di Ventotene, dedicato alla figura Ernesto Rossi, altro firmatario del documento europeista scritto al confino sull’isola pontina nel 1942.Le numerose proposte degli studenti della Scuola d’Europa, che poggiano su cinque linee direttrici (Diritto di Voto, Difesa, Lotta all’odio e alla disparità di genere, Ambiente, Economia e Società) verranno poi consegnati a tutti i candidati alle elezioni europee tramite i vari gruppi parlamentari che si sono già detti molto interessati. La sintesi è in italiano, i testi dei cinque gruppi di lavoro delle scuole Mamiani e Montale di Roma, della Scuola europea di Varese e del Cutuli di Catania, sono stati invece redatti in inglese per una maggiore diffusione.Ecco il decalogo di richieste al mondo politico.
1) Istituzione di un esercito comune basato sul servizio civile europeo;
2) Rivisitazione dei parametri di Maastricht che non comprendano solo deficit, debito e Pil;
3) Rafforzamento della cooperazione in Africa e fine del suo sfruttamento post coloniale;
4) Istituzione di un’Autorità europea per la parità di genere;
5) Messa a pagamento di osservatori in spazi pubblici per finanziare energia pulita, lotta agli sprechi idrici e all’utilizzo di macchine a benzina;
6) Studio obbligatorio della Costituzione, dei trattati europei e della cittadinanza a scuola;
7) Istituzione di una radio europea per diffondere informazioni alla portata di tutti;
8) Rafforzamento dei centri Sprar;
9) Rafforzamento dei centri informativi comunitari sulle istanze europee e sulle modalità di voto;
10) Portale informativo anti-fake news, campagna europea contro la diffusione dell’odio in rete.