di Valeria Fedeli

Senatrice PD e già Ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca

Carissime e carissimi,

è un grande dispiacere per me non poter essere oggi con voi, ma nel salutare tutti i presenti e nello spirito di “RisuonaItalia” e del programma importante che si svolgerà a Ventotene fino a sabato, ci tengo molto a farvi arrivare il mio forte sostegno e apprezzamento per la manifestazione promossa da Acri in questa Giornata europea delle Fondazioni come anche per la ripartenza, nella nostra meravigliosa isola pontina, dei lavori della Scuola d’Europa.

In tempi di necessario distanziamento fisico, di fronte alla sfida rappresentata dalla lotta globale al Covid 19, trovo sia un messaggio di profondo significato e speranza che contemporaneamente, alla stessa ora, in 50 piazze di 50 diverse città, giovani musicisti e musiciste di tante orchestre facciano risuonare insieme le note dell’Inno dell’Europa in segno di unità, solidarietà e sostegno reciproco.

E’ davvero solo rimanendo umanamente vicini anche se fisicamente distanti, ricercando una reale comunità d’intenti tra popoli, governi, forze politiche, sociali, culturali, associative, che sarà infatti possibile sconfiggere il virus, superare la crisi e insieme assicurare crescita, sviluppo e benessere diffusi, equi e sostenibili per tutte e tutti, in Italia, in Europa e nel mondo.

Ritrovarsi a Ventotene, cuore di questa manifestazione e culla dell’Europa, assume poi un valore in più. Qui infatti, nel 1941, nacque il Manifesto di Rossi, Spinelli e Colorni e con esso l’idea di una nuova Europa che dopo la tragedia del nazifascismo, l’orrore del filo spinato e delle camere a gas, le devastazioni della guerra, ritrovava la propria identità e vocazione nei valori di pace, libertà, uguaglianza, democrazia e solidarietà.

Oggi più che mai quel progetto di Europa va rilanciato perché necessario ad affrontare le difficoltà e le sfide di questi tempi, a cominciare dalle azioni e le scelte per il Next Generation Eu che saranno fondamentali per il futuro dell’Italia, dell’Europa e delle prossime generazioni.

L’investimento per un nuovo cosmopolitismo che sia in grado di fare da argine alle paure, alle disuguaglianze, alle discriminazioni e alle violenze è anche ciò che sta alla base del progetto di una Scuola d’Europa, realtà di straordinaria importanza capace di coinvolgere, grazie all’impegno dell’Associazione La Nuova Europa e del Comune di Ventotene, centinaia di ragazze e di ragazzi da tutto il Continente.

Un’esperienza di assoluto valore che va sostenuta a tutti i livelli. Ecco perché con una mozione a mia prima firma presentata in Senato nei mesi scorsi abbiamo chiesto al governo italiano di riconoscerne l’interesse pubblico nel formare nuove e nuovi italiane e italiani, nuovi europei, nuove cittadine e nuovi cittadini del mondo.

Una mozione su cui stiamo lavorando anche in questi giorni per ottenerne una rapida calendarizzazione e che nel merito impegna l’esecutivo a sostenere tutte le associazioni europeiste che a Ventotene operano per diffondere i valori europei e per dotare di risorse e strumenti ad hoc la Scuola d’Europa e il suo programma innovativo di lunga durata e alto impatto sociale mirato  all’elaborazione di un curricolo di educazione civica europea come parte integrante del percorso formativo della scuola superiore.

Chiudo complimentandomi con le organizzatrici e gli organizzatori per il programma di altissimo livello che a Ventotene animerà le prossime giornate. Davvero un’occasione preziosa per conoscere, approfondire e riscoprire quei valori che stanno alla base della nostra convivenza civile e che devono continuare a ispirare il nostro vivere comune. Con i miei più calorosi saluti, nel ringraziare ancora chi ha reso possibile questa giornata, le ragazze e i ragazzi, l’orchestra, le autorità, auguro a tutte e tutti buon lavoro.