VENTOTENE (ITALPRESS) – “La prospettiva dell’Europa è quella che ha indicato il nuovo pontefice Leone XIV, cioè una pace concreta, che spero sia anche molto vicina, ma è anche una pace difficile”. Così Roberto Sommella, presidente dell’associazione ‘La Nuova Europa’, alla nona edizione del Ventotene Europa Festival, quest’anno dedicato al bivio integrazione/disintegrazione. “Ci siamo integrati di più quando c’è stato il Covid, poi il vaccino, quando c’è stata la necessità di uscire tutti insieme da uno choc simmetrico: ha colpito tutti, nazioni forti e nazioni deboli. Non c’è stata, invece, questa reazione immediata all’abbandono dell’amico americano che è meno vicino dopo averci liberato dal nazifascismo – parlo degli Stati Uniti di Donald Trump – e questo indubbiamente porterà a degli scompensi, a delle risposte diverse. Ci dobbiamo porre il tema se è il caso di ripensare all’Unione Europea, soprattutto in un’ottica di maggiore integrazione, perché non è possibile che ciascun Paese vada avanti un po’ per conto suo, come sta facendo la Germania”, ha spiegato.
Coinvolgere i giovani nel processo di integrazione europea “è importante perché devono essere loro a fare l’Europa e a costruire la società. Pensiamo che debbano essere loro a portare avanti questo cammino di integrazione e di comunità. Qui a Ventotene, l’isola del Manifesto omonimo, diamo una ‘patente’ di cittadinanza europea: decideranno loro se vogliono guidare o meno”. Così Roberto Sommella, presidente dell’associazione ‘La Nuova Europa’, alla nona edizione del Ventotene Europa Festival, a cui per la quarta volta è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica per l’importanza dell’evento dal punto di vista sociale ed educativo. “È un grande onore per il Festival, un’iniziativa di stampo volontaristico: Mattarella, molto vicino al terzo settore, nel suo messaggio ha sottolineato l’alto valore sociale ed educativo che ha il Festival e lo ringraziamo moltissimo”.