VENTOTENE (ITALPRESS) – “Bisogna partire dalla formazione per garantire lavoro e crescita. È una delle priorità del Patto per la competitività dell’Europa che su mia proposta è stato adottato la scorsa settimana al Congresso del Partito Popolare europeo. É fondamentale costruire un’Europa capace di formare e trattenere i migliori talenti, attraendo giovani ricercatori e scienziati da tutto il mondo”. É il messaggio del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alla nona edizione del Ventotene Europa Festival, la kermesse giovanile organizzata dall’associazione di promozione sociale ‘La Nuova Europa’ in corso a Ventotene. “I nostri studenti devono avere tutti gli strumenti per sviluppare una cittadinanza attiva e partecipativa, specie in un orizzonte complesso come quello attuale. I giovani devono essere sempre più protagonisti della democrazia. Non possiamo lasciare che alcuni perdano interesse o si sentano lontani dalle istituzioni che li rappresentano”, ha spiegato. “Mi piacerebbe che ognuno dei nostri ragazzi andasse fiero della propria identità di italiani e di europei, che non sono assolutamente in contrasto ma complementari fra loro”.
Sul tema giovani invece scrive: “Credo che oggi più che mai occorra dare ai giovani chiarezza sulla direzione da seguire per superare questa congiuntura e costruire un’Unione europea che sia capace di garantire più sicurezza, ma anche più competitiva, per offrire più opportunità a tutti i cittadini. Auspico che gli oltre mille studenti presenti a questo vero laboratorio di cittadinanza europea possano dare un contributo importante per guardare avanti nel processo di integrazione europeo. Il futuro dell’Europa sono proprio i nostri giovani”.
E aggiunge: “Auspico per l’Europa una visione di lungo periodo unitaria, pragmatica, realistica. Serve una rivoluzione pacifica che permetta all’Europa di essere più centrale, a partire dalle riforme istituzionali sempre più urgenti: un solo presidente eletto direttamente i cittadini, che sia Presidente della Commissione e presidente del Consiglio, oltre a dare più potere al Parlamento europeo, che deve avere finalmente l’iniziativa legislativa. E poi serve il progressivo allontanamento dalle decisioni all’unanimità, per essere più efficaci di fronte alle sfide globali e una vera difesa europea, che non significa essere guerrafondai ma garantire più sicurezza ai nostri confini e nelle nostre strade, oltre a poter essere protagonisti di pace nel mondo” (ITALPRESS)